LA CELIACHIA

LA CRESCITA

Cos’è? La celiachia è una malattia genetica caratterizzata da un’intolleranza permanente al glutine, proteina presente in alcuni cereali (p. es. frumento, farro, orzo, segale, ecc.). I soggetti celiaci hanno una predisposizione genetica a produrre anticorpi contro il glutine. Questi anticorpi provocano però danni ad alcuni organi tra cui l’intestino, con conseguente cattivo assorbimento dei cibi, perdita di peso e ritardo nella crescita. Quali sono i sintomi/segni? I sintomi della celiachia possono essere molti e si sviluppano in fasi diverse della vita. Nel bambino l’intolleranza si evidenzia a distanza di circa uno-tre mesi dallo svezzamento (introduzione del glutine nella dieta) con diarrea, vomito, anoressia, irritabilità, arresto della crescita o calo del peso. Nelle forme che si sviluppano tardivamente, dopo il 2°-3° anno di vita, prevalgono altri sintomi, quali deficit dell’accrescimento della statura e/o del peso, ritardo dello sviluppo, dolori addominali ricorrenti e carenza di ferro (che non si corregge anche se il ferro viene somministrato per via orale). Esistono forme ad esordio tardivo in adolescenza ed anche in età adulta. La diagnosi viene fatta attraverso un esame del sangue in cui vengono dosati alcuni anticorpi e, in caso di positività, con una biopsia dell’intestino per valutare se la mucosa è danneggiata. È tuttavia possibile in alcuni casi evitare la biopsia intestinale quando il sospetto di malattia nasce da sintomi molto evidenti, confermati da due esami che testano gli anticorpi per la celiachia fortemente positivi (>10 volte i valori normali), e una predisposizione genetica per questa malattia. L’esame del sangue viene anche consigliato ai parenti di I grado (fratelli, figli) di soggetti con celiachia. In farmacia sono disponibili test di prima istanza, certificati CE, da effettuare a domicilio o in farmacia con l’ausilio del farmacista. Come si cura? La dieta priva glutine è l’unica terapia che garantisce al celiaco un perfetto stato di salute. Seguendo scrupolosamente la dieta si ha una scomparsa della sintomatologia ed uno stato di salute che è del tutto paragonabile a quello delle persone senza celiachia. Occorre escludere dalla dieta alcuni degli alimenti più comuni, quali pane, pasta, biscotti e pizza. Non tutti i cereali sono vietati; tra i cereali consentiti vi sono riso, mais, grano saraceno, quinoa, amaranto, miglio. La farina di tapioca è consentita per lo svezzamento. Nel preparare i cibi destinati a persone celiache occorre evitare una contaminazione con alimenti contenenti glutine. Occorre tenere presente che anche piccole quantità di glutine, quando assunte frequentemente, possono causare problemi. Utili i seguenti accorgimenti: cuocere in acqua e oli differenti, non mettere in forno contemporaneamente cibi con e senza glutine; utilizzare posate differenti, lavare le mani, lavare il piano di lavoro. Per quanto riguarda i farmaci, la eventuale presenza di amido di frumento fra gli eccipienti, indicata sulla confezione e nel foglietto illustrativo, è per legge in quantità sempre molto bassa e inferiore alla dose ritenuta dannosa per i celiaci, che pertanto possono assumere qualsiasi terapia. Si può vivere benissimo anche senza mangiare il glutine (anzi senza glutine si digerisce molto meglio) ed anche i familiari dei bambini celiaci possono seguire una sana e gustosa alimentazione priva di glutine. In commercio sono disponibili prodotti dietetici privi di glutine. È possibile consultare l’elenco sul sito del Ministero della Salute (www.ministerosa

https://www.federfarma.it/Farmaci-e-farmacie/Lo-sai-mamma/crescita_celiachia.aspx

11 ott, 2023
Cos’ è? L’asma è la più comune malattia cronica nell’infanzia e si manifesta con sintomi quali tosse, aumento della produzione di muco, respiro affannoso con sibili (“fischi” che si possono ascoltare appoggiando l’orecchio al torace del bambino o talvolta anche a distanza).
11 ott, 2023
La dermatite o eczema è una malattia infiammatoria cronica della pelle molto comune, non se ne conosce la causa precisa ma è probabilmente il risultato di una combinazione di fattori ereditari familiari, di stimoli irritanti che possono favorire la secchezza, l’arrossamento e il prurito della pelle.
11 ott, 2023
Cosa sono? Quando si parla di “coliche” ci si riferisce a crisi di pianto improvviso, incontrollabile e continuo, il viso diventa arrossato, l’addome teso e le gambe flesse sulla pancia; a volte il neonato si irrigidisce e si contorce, emettendo gas dall’intestino (per questo sono dette “coliche gassose”).
11 ott, 2023
Quasi tutti i farmaci passano nel latte materno, ma nella maggior parte dei casi, il neonato ne assume attraverso il latte una quantità molto bassa, che non comporta rischi di effetti indesiderati.
11 ott, 2023
Nei giorni che seguono la nascita del bambino molte donne sperimentano un senso di tristezza, ansia, irritabilità, sbalzi d'umore, pianto (la cosiddetta sindrome baby blues). Questi sintomi sono normali e generalmente scompaiono dopo pochi giorni o settimane.
11 ott, 2023
Il primo appuntamento con il ginecologo dovrebbe avvenire entro la 10a settimana di gestazione per avere il tempo di pianificare nel modo migliore l’assistenza alla gravidanza.
11 ott, 2023
Si raccomanda alle donne che programmano una gravidanza, o che non ne escludono attivamente la possibilità, di assumere regolarmente almeno 400 mcg (0,4 mg) di acido folico al giorno per ridurre il rischio di difetti congeniti.
11 ott, 2023
Durante l'inverno si può soffrire di allergia, si deve usare la protezione solare e non s'ingrassa necessariamente di cinque chili. Inoltre, allenarsi all'aria aperta non solo è possibile, ma permette di ottenere performance più elevate.
11 ott, 2023
Quello dei celiaci è un “esercito” che continua a crescere di anno in anno e in tutte le regioni, tanto che nell’ultima rilevazione (2014) il ministero della Salute ne ha contati 172.197, cioè ottomila in più rispetto all’anno prima e oltre 23mila sul 2012.
11 ott, 2023
Gli integratori rappresentano un mercato che vale ormai 2,5 miliardi di euro e passa per il 92% dal canale farmacia. Sono i dati che arrivano dalla prima indagine del Centro studi Federsalus sulla filiera italiana degli integratori alimentari: leader in Europa per dimensioni, il comparto è cresciuto nell’ultimo anno di quasi il 9% e si colloca ormai per rilevanza dietro al segmento del farmaco etico e davanti a quello dei Sop-Otc.
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