INVERNO,SEI LEGGENDE DA SFATARE

I ''falsi miti'' su come benessere e salute vengono influenzate durante la stagione invernale.

Durante l'inverno si può soffrire di allergia, si deve usare la protezione solare e non s'ingrassa necessariamente di cinque chili. Inoltre, allenarsi all'aria aperta non solo è possibile, ma permette di ottenere performance più elevate. Chi è convinto del contrario è vittima dei “falsi miti” sui mesi invernali. Si tratta di leggende che hanno preso piede tra la popolazione, ma risultano prive di fondamento scientifico. Ecco alcuni esempi di convinzioni errate sul modo in cui la salute e il benessere vengono influenzati durante la stagione invernale.

L'aria fredda fa male  – Le basse temperature non sono nocive per la salute, né, come si riteneva, “congelerebbero” l'azione del sistema immunitario. Al contrario, il freddo riduce la proliferazione di virus e batteri. E allora, ci si può chiedere, perché in inverno ci si ammala di più? Perché per proteggersi dal freddo le persone tendono a frequentare ambienti umidi, caldi e affollati, dove il rischio di contrarre infezioni virali e batteriche è maggiore.

Non si può soffrire di allergia  – Anche se in inverno ci sono meno pollini, la possibilità di entrare in contatto con gli allergeni resta alta per le persone che sono allergiche agli acari della polvere o al pelo degli animali. Per questi soggetti, anzi, durante questa stagione il rischio può essere anche maggiore. A causa del freddo, infatti, si tende ad aprire le finestre per poco tempo, e, di conseguenza, il ricambio d'aria è minore. Inoltre, le muffe proliferano soprattutto negli ambienti umidi, per cui è più probabile entrarci in contatto durante i mesi invernali. Di conseguenza, il naso chiuso e la gola irritata potrebbero essere dovuti a una rinite allergica e non al raffreddore.

L'alcol aiuta a scaldarsi  – Anche se nell'immediato determina una sensazione di calore, consumare una bevanda alcolica fa abbassare la temperatura corporea. L'alcol, infatti, provoca l'aumento della quantità di sangue che circola sotto l'epidermide, sottraendola agli organi interni. Questo fa sì che il calore interno venga disperso verso l'esterno e la temperatura interna scenda. Inoltre, l'alcol altera la capacità dell'organismo di tremare e, quindi, di creare ulteriore calore.

La protezione solare non serve  – La pelle non va protetta dai raggi ultravioletti solo in estate. In inverno, anzi, le persone risultano maggiormente esposte ai raggi più dannosi perché la superficie della Terra è più vicina al sole. Oltretutto, la neve e il ghiaccio possono riflettere i raggi Uv fino all'80%, per cui potrebbero avere un effetto ancor più nocivo per l'epidermide.

Le donne guadagnano cinque chili  – Al di là delle differenze individuali, durante la stagione invernale le donne tendono a ingrassare leggermente. Ma l'aumento del peso corporeo si attesta tra mezzo chilo e un kg, non raggiunge i cinque chili. Oltretutto, il 51% dell'aumento annuo di peso si verifica durante le festività natalizie. Gli esperti però avvertono: se in primavera non si buttano giù i chili di troppo, con il passare degli anni si finisce per aumentare seriamente di peso.

Non bisogna praticare sport all'aperto  - Allenarsi all'aria aperta non nuoce alla salute o alle performance sportive. Anzi, secondo una ricerca pubblicata sulla rivista Medicine & Science in Sports and Exercise, quando le temperature sono basse, i tempi di gara risultano migliori e si bruciano più calorie in meno tempo. L'importante, spiegano gli esperti, è non compiere sforzi eccessivi a freddo. Occorre iniziare ad allenarsi gradualmente e aspettare di essersi acclimatati prima di “premere sull'acceleratore”.

11 ott, 2023
Cos’è? La celiachia è una malattia genetica caratterizzata da un’intolleranza permanente al glutine, proteina presente in alcuni cereali (p. es. frumento, farro, orzo, segale, ecc.). I soggetti celiaci hanno una predisposizione genetica a produrre anticorpi contro il glutine.
11 ott, 2023
Cos’ è? L’asma è la più comune malattia cronica nell’infanzia e si manifesta con sintomi quali tosse, aumento della produzione di muco, respiro affannoso con sibili (“fischi” che si possono ascoltare appoggiando l’orecchio al torace del bambino o talvolta anche a distanza).
11 ott, 2023
La dermatite o eczema è una malattia infiammatoria cronica della pelle molto comune, non se ne conosce la causa precisa ma è probabilmente il risultato di una combinazione di fattori ereditari familiari, di stimoli irritanti che possono favorire la secchezza, l’arrossamento e il prurito della pelle.
11 ott, 2023
Cosa sono? Quando si parla di “coliche” ci si riferisce a crisi di pianto improvviso, incontrollabile e continuo, il viso diventa arrossato, l’addome teso e le gambe flesse sulla pancia; a volte il neonato si irrigidisce e si contorce, emettendo gas dall’intestino (per questo sono dette “coliche gassose”).
11 ott, 2023
Quasi tutti i farmaci passano nel latte materno, ma nella maggior parte dei casi, il neonato ne assume attraverso il latte una quantità molto bassa, che non comporta rischi di effetti indesiderati.
11 ott, 2023
Nei giorni che seguono la nascita del bambino molte donne sperimentano un senso di tristezza, ansia, irritabilità, sbalzi d'umore, pianto (la cosiddetta sindrome baby blues). Questi sintomi sono normali e generalmente scompaiono dopo pochi giorni o settimane.
11 ott, 2023
Il primo appuntamento con il ginecologo dovrebbe avvenire entro la 10a settimana di gestazione per avere il tempo di pianificare nel modo migliore l’assistenza alla gravidanza.
11 ott, 2023
Si raccomanda alle donne che programmano una gravidanza, o che non ne escludono attivamente la possibilità, di assumere regolarmente almeno 400 mcg (0,4 mg) di acido folico al giorno per ridurre il rischio di difetti congeniti.
11 ott, 2023
Quello dei celiaci è un “esercito” che continua a crescere di anno in anno e in tutte le regioni, tanto che nell’ultima rilevazione (2014) il ministero della Salute ne ha contati 172.197, cioè ottomila in più rispetto all’anno prima e oltre 23mila sul 2012.
11 ott, 2023
Gli integratori rappresentano un mercato che vale ormai 2,5 miliardi di euro e passa per il 92% dal canale farmacia. Sono i dati che arrivano dalla prima indagine del Centro studi Federsalus sulla filiera italiana degli integratori alimentari: leader in Europa per dimensioni, il comparto è cresciuto nell’ultimo anno di quasi il 9% e si colloca ormai per rilevanza dietro al segmento del farmaco etico e davanti a quello dei Sop-Otc.
Altri post
Share by: